I “Terminator” di Eskişehir

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Il 16 e 17 novembre 2024 con una storica celebrazione la Türk Hava Kuvvetleri (THK), Aeronautica Militare Turca, ha festeggiato i cinquant’anni di servizio dei suoi F-4E Phantom II, attualmente in forza al 1nci Ana Jet Üs Komutanlığı della base aerea anatolica di Eskişehir, ultimo stormo rimasto operativo con il Phantom II nella versione 2020 “Terminator”.

Le celebrazioni

Il programma dell’anniversario constava di due eventi separati, ma assolutamente ben coordinati, cui hanno avuto accesso anche alcune centinaia di appassionati e giornalisti specializzati.

Il primo di questi, una spettacolare dimostrazione di volo a bassissima quota, ha avuto luogo nel pomeriggio di sabato 16 all’interno della riserva naturale Gürleyik Şelalesi. Siamo nell’Anatolia centroccidentale a metà strada tra Ankara ed Istanbul nell’entroterra montuoso ad una settantina di chilometri a nord-est di Eskişehir.

Con una morfologia particolarmente accidentata, caratterizzata da lunghi e profondi canyon di origine erosiva e tettonica, e una densità abitativa tra le più basse della penisola, classificata nella fascia tra 0 e 20 unità per Km2, le catene montuose della zona sono infatti teatro ideale per l’addestramento OLF, Operational Low Flying, attività che normalmente definisce il volo a quote inferiori ai 500 piedi.

Più nel dettaglio la dimostrazione ha avuto luogo lungo la valle del fiume Sakarya nel tratto trasformato in lago artificiale dalla diga idroelettrica di Gökçekaya, in una zona ampia dai versanti boscosi e particolarmente scoscesi, tanto da essere a tratti quasi verticali e brulli.

Domenica 17 presso la base aerea di Eskişehir si è poi svolta la vera e propria celebrazione dinanzi ad un pubblico selezionato di oltre 800 spotter, la metà dei quali turchi, e alla presenza del governatore di Eskişehir, Hüseyin Aksoy, del sindaco della locale municipalità metropolitana, Ayşe Ünlüce, e del Capo di Stato Maggiore della THK, İsmail Güneykaya.

In tale occasione è stato anche presentato ufficialmente il velivolo commemorativo realizzato per l’evento che, ai comandi dal generale Ziya Cemal Kadıoğlu, ha effettuato nel pomeriggio una serie di passaggi ed evoluzioni insieme ad altri tre F-4E.

La cerimonia si è chiusa infine con una spettacolare “elephant walk” cui hanno partecipato una decina di Phantom II appartenenti ai due gruppi volo che ne sono ad oggi equipaggiati: il 111° Filo “Panterler” (Pantere) e il 401° Test Filosu “Rüya” (Sogno), il reparto sperimentale della THK a cui sono assegnati anche alcuni F-16C.

Il Phantom II e la THK

Durante la Guerra Fredda la Turchia era l’unico paese della NATO a condividere un confine terrestre con l’Unione Sovietica e, parallelamente, l’unico ad essere in grado di sorvegliare i movimenti della flotta navale di Mosca dalle proprie basi terrestri. Conseguentemente il compito delle sue forze armate era essenzialmente quello di monitorare l’orso sovietico confinatolo in caso di Terza Guerra Mondiale nel Mar Nero e dentro i suoi confini meridionali; senza dimenticare gli impegni derivanti dalla pluridecennale rivalità con la Grecia nel Mar Egeo.

Stando così le cose, Ankara ha sviluppato forze armate importanti sin dal suo ingresso nella NATO, avvenuto nel 1952, equipaggiando la THK con velivoli a getto già nei primi anni cinquanta.

La sua linea volo divenne nel giro di pochissimi anni impressionate, vista con gli occhi di oggi, allineando decine di T-33 e quasi cinquecento F-84G.

A questi seguirono: un centinaio di Canadair CL-13 Sabre Mk.2, designazione canadese dell’F-86E; circa duecento F-100 Super Sabre, consegnati in varie tranche e in differenti versioni; e una cinquantina di F-102A Delta Dagger.

Negli anni sessanta la linea caccia era quindi composta da cinque modelli di due generazioni diverse, cui vennero aggiunti nel corso del tempo centinaia di Northrop F-5 Freedom Fighter e altrettanti Lockheed F-104G, sia nuovi che di seconda mano.

Ultimo velivolo in ordine di tempo ad essere immesso in servizio in numeri significativi è il Lockheed Martin F-16C/D, acquisito a partire dalla seconda metà degli anni ottanta in tre differenti Block, 30, 40 e 50, e ancora oggi oggetto di ordini nella versione Block 70.

Tra queste leggende dell’aviazione, il 104 e l’F16, il nostro Phantom II venne immesso in servizio attivo nel 1974 ed impiegato anche come ricognitore nella versione RF-4E, acquista in una cinquantina di esemplari e rimasta in servizio fino al 2015 con il 113° Filo “Işık” di Eskisehir e il 173° Filo “Şafak” di Erhaç.

In totale hanno volato con le coccarde biancorosso circa duecento F-4E Phantom II inquadrati, oltre che nei già ricordati gruppi d’attacco e ricognizione, in cinque altri reparti: 131° Filo “Ejder” e 132° Filo “Hançer” di base a Konya; 171° Filo “Korsan” e 172° Filo “Şahin” di Erhaç; e 112° Filo “Şeytan” di Eskişehir.

Di questi ad oggi ne sopravvivono una cinquantina nella già ricordata versione F-4E-2020, sviluppata negli anni novanta allo scopo modernizzare i Phantom II.

Il programma, conosciuto come “Terminator”, venne avviato nel 1997 con il supporto della israeliana IAI e si concluse nel 2003. A questo, nel 2006 e nel 2009, seguirono altri due progetti

totalmente autarchici, rispettivamente chiamati “Işık” e “Şimşek”, con lo scopo di permettere ai Phantom II di rimanere in servizio operativo per i successivi dieci anni in attesa di sostituzione.

Purtroppo per ragioni non dipendenti dalla THK il passaggio di testimone con il previsto F-35A non c’è stata e ad oggi non è dato sapere quale velivolo ne prenderà il posto sulla linea volo che ad oggi e tra le ultime tre al mondo ad impiegare il velivolo.

Claudio Maugeri

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