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Dopo quasi sessant’anni dal volo del primo prototipo, avvenuto il 2 agosto 1966, nel mese di settembre u.s. l’aeronautica polacca, Siły Powietrzne, ha celebrato sul sedime di Mirosławiec la conclusione della carriera operativa dei propri Sukhoi Su-22M4s e Su-22UM3K, organizzando mercoledì 10 una presentazione per la stampa e successivamente una cerimonia ufficiale di saluto per gli ultimi Fitter operativi in Europa.
Nel mondo viceversa il velivolo rimane ancora in servizio effettivo in Angola e soprattutto in Vietnam, che ne ha recentemente aggiornato un buon numero, oltre che in Libia, Siria ed Iran. Tuttavia a causa dei recenti conflitti o dell’esiguità dei numeri in gioco è molto improbabile che questi ultimi tre paesi posseggano esemplari effettivamente impiegabili.
Bisogna però sottolineare come i Su22, denominazione NATO Fitter, nella storia abbiano avuto un impiego operativamente molto più ampio di quello attuale avendo equipaggiato moltissimi paesi appartenenti al blocco orientale e specificatamente al Patto di Varsavia, costituendone spesso il principale assetto da bombardamento.
Relativamente alla Polonia, il Fitter ha servito in un centinaio di esemplari, 20 biposto Su-22UM3K e 90 monoposto Su-22M4, venendo impiegato operativamente dai quattro reparti di base a: Powidz, Swidwin, Piła e Mirosławiec.
Il velivolo
Il Su-22, derivando dal Su-17 a sua volta evoluzione del Su-7, è un velivolo da bombardamento e ricognizione monomotore dotato di ali a geometria variabile, per adattarsi a diversi profili di volo analogamente ai contemporanei F-111 e Tornado, la cui progettazione è stata curata dall’allora Sukhoi Design Bureau (OKB-51).
Fondato nel 1939 da Pavel Sukhoi, l’OKB-51 nei decenni a seguire ha progettato alcune altre pietre miliari dell’aviazione sovietica, come il Su-27 o il Su-25, sopravvivendo fino ai nostri giorni e confluendo nella United Aircraft Corporation, insieme a Mikoyan, Ilyushin, Irkut, Tupolev e Yakovlev, altri importanti uffici di progettazione nati epoca sovietica.
Oggi il suo prefisso, Su, lo troviamo sia sulle evoluzioni dei suoi cavalli di battaglia che sul moderno cacciabombardiere stealth bimotore Su-57, denominazione nazionale T-50.
Claudio Maugeri
