Frisian Flag 2016

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Dall’11 al 22 aprile si è svolta presso la base aerea di Leeuwarden, in Frisia, la più importante esercitazione aerea organizzata annualmente dalla Koninklijke Luchtmacht – la Regia Aeronautica Militare olandese.

Similmente ad altre grandi esercitazioni aeree, come ad esempio le quasi omonime Red Flag e Green Flag pianificate dalle Forze Aeree Statunitensi, la Frisian Flag è un evento addestrativo molto complesso la cui rilevanza travalica i confini nazionali. Più nel dettaglio, non rappresenta soltanto l’esercitazione aerea di maggior importanza nel calendario della Koninklijke Luchtmacht ma è anche, sin dalla prima edizione, svoltasi oramai ventiquattro anni or sono, una tra le più grandi di questo tipo organizzate con cadenza annuale sul territorio europeo.

Attore principale, sia sul piano dell’elaborazione dello scenario che su quello dell’identificazione degli obiettivi primari e secondari, è il 322° Tactical Training Evaluation and Standardization (TACTES) Squadron stanziato presso la base di Leeuwarden, cui spetta anche il compito non facile di garantire il supporto logistico per non meno di sessanta velivoli.

Ovviamente, data la complessità dell’esercitazione, la base e i reparti ivi stanziati ricevono ogni anno il supporto di tutta la Forza Armata, sia in termini di personale che di mezzi. Ciononostante, l’arduo compito di guidarne il team organizzativo per il tramite di un Project Officer dedicato rimane sempre in capo al 322° TACTES.

Gli obiettivi della manovra sono stati molteplici e hanno toccano ogni aspetto dell’impiego di una forza aerea moderna ponendo l’accento sull’interoperabilità degli assetti e la condivisione delle informazioni.

Faro guida di questa, come di tutte le altre attività addestrative condotte in occidente, è stata la gestione di operazioni aeree congiunte, sul modello di quelle messe in atto sulla Libia o nei cieli siriani con assetti differenti appartenenti a nazioni tra le più diverse.

Stando così le cose, più ancora che porre l’accento sulla singola operazione di contro aviazione o di scorta, si è cercato di metterne in pratica le lesson learned realizzando quante più Composite Air Operations fosse possibile ed infatti ogni giorno le forze partecipanti hanno effettuato due missioni di un paio d’ore ognuna con la partecipazione di almeno una quarantina di velivoli appartenenti ad ogni contingente presente.

In quest’ottica non è difficile capire le ragioni che hanno spinto la Royal Australian Air Force ad inviare un team di osservatori alla Frisian Flag, possibile preludio ad una partecipazione diretta.

Eventi simili potrebbero infatti consentire, sia agli equipaggi della linea aerotattica sia soprattutto a quelli imbarcati sui nuovissimi E-7A Wedgetail, un ritorno addestrativo che sarebbe impossibile ottenere in patria.

Per quanto riguarda gli assetti partecipanti, alla Frisian Flag 2016 hanno preso parte settanta velivoli appartenenti a dieci nazioni che è possibile distinguere per tipologia d’impiego.

Hanno operato esclusivamente come caccia da superiorità aerea:

  • sei F-18C finlandesi appartenenti agli HävLLv 11 e 31 rispettivamente di base a Rovaniemi e Kuopio/Rissala;
  • dieci Typhoon tedeschi provenienti dalla base aere di Norvenich dove è stanziato il Tactisches Luftwaffe Geschwader 31 (TLG-31);
  • otto F-15C/D, appartenenti al 131st Expeditionary Fighter Squadron dell’Air National Guard statunitense, cui contribuivano sia il 104th Fighter Wing, della Massachusetts Air National Guard, che 144th Fighter Wing, di base a Fresno in California, momentaneamente in Europa come assetto Theater Security Package (TSP) della operazione Atlantic Resolve.

Con compiti di bombardamento e Suppression of Enemy Air Defences troviamo sei Tornado GR.4 del IX(B) Squadron della R.A.F. e cinque Mirage 2000D dell’Escadron de Chasse 3.

Più nutrito il gruppo dei velivoli multiruolo, tra cui:

  • otto F-16AM belgi appartenenti al 2° Wing di base a Florennes e al 10° Wing di Kleine-Brogel;
  • sei F-16C polacchi del 31. Baza Lotnicza Taktycznego di base a Poznan;
  • quattordici F-16AM/BM olandesi appartenenti al 312°, al 313° e al 322° Squadron.

Meno ampio ma decisamente più variegato il gruppo di velivoli dedicati al supporto che, ad eccezione di paio di assetti dedicati all’Electronic Warfare (un Dassault Falcon 20 della Cobham Aviation Services ed un secondo della Regia Aeronautica Norvegese) comprendeva un E-3A AWACS della NATO – NAEWF e i mezzi assegnati alla contemporanea esercitazione European Air Refuelling Training, stanziati presso la base aerea di Eindhoven, ovvero: un KC-135FR francese dell’ERV 02.091; un nuovissimo A310MRTT tedesco del FBS BMVg, di base a Köln-Bonn; un KC-767A dell’8° Gruppo di Pratica di Mare e un KDC-10 della Koninklijke Luchtmach appartenente al 334 Squadron.

Claudio Maugeri

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